L’Associazione ProLoco è un’associazione di volontariato con rilevanza pubblica e senza scopo di lucro.
Essa opera nel turismo italiano fin dal 1889 ed ha accumulato in circa due secoli un bagaglio di esperienze
importantissime nel custodire gelosamente le tradizioni popolari che altrimenti sarebbero scomparse,tutelare
i patrimoni storici, artistici, ambientali, difendere le radici culturali degli italiani.
Importantissimo il lavoro di “Fantasia” che è uno dei denominatori comuni della ProLoco,che nella veste di
Associazioni culturali operanti nelle più svariate realtà hanno sviluppato ognuna una
personalissima identità.
La ProLoco di Civita promuove iniziative con finalità sociale turistico tendente alla valorizzazione delle
realtà e delle potenzialità naturalistiche,storiche ed enogastronomiche ,offre un’organizzazione di base
nei settori di informazione, accoglienza, coordinamento e salvaguardia delle iniziative locali di carattere
turistico culturale che è il patrimonio principale del nostro paese.
Nel cuore del Parco del Pollino “il paese tra le rocce” così definito per le immense
montagne verdi che circondano la sua vallata, è uno scrigno che custodisce le antiche tradizioni del popolo
arbëresh.
Diversi eventi hanno segnato la storia di questo popolo, ai continui invasori e dominatori, il popolo
che abitava l’Albania ha sempre saputo rispondere con la dignità, il valore e l’orgoglio di appartenere
ad una stirpe fedele ai valori dell’onore e del coraggio.
Nato intorno al 1480, lungo l’antico itinerario già percorso dal popolo dei Sibariti verso il Pollino, nei pressi
del Castrum Sancti Salvatoris, esso ci offre un paesaggio mozzafiato, la vegetazione unica, con piante centenarie
che potrebbero raccontare chissà quali preziose testimonianze delle bellezze della natura e del tempo che scorre
lento stretto tra le rocce.
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Il paese delle rocce
La storia
Civita, successo di pubblico alla Iª edizione della “Notte Romantica dei Borghi più belli d’Italia”
Leggi tuttoBreve testo
Una delle principali attrattive del luogo, meta ogni anno di migliaia di turisti. La leggenda narra
che sarebbe stato un proprietario terriero a chiedere al Diavolo di edificare un ponte sul torrente,
in cambio dell’anima del primo essere umano che avesse attraversato il ponte.
Il Diavolo accettò e in una notte di temporale edificò il ponte che il mattino seguente si ergeva in tutta
la sua maestosità dei suoi 36 metri.
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Devono le loro creazioni a credenze popolari, rappresentano l’aspetto architettonico più originale
di Civita.
I maestri firmavano la costruzione di una nuova casa con un comignolo, i più caratteristici furono
costruiti tra fine 800 e inizi 900, ma ve ne sono anche di più antichi, uno diverso dall’altro.
Segno di originali forme di ingegneria e di arte espressiva ed allegorica, mista di allegria e
sobrietà...
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Sono tipiche casette ritratte dell’artista albanese Ibrahim Kodra il quale,
visitando Civita, riconobbe in esse elementi della sua pittura.
Si distinguono dalle altre per la curiosa morfologia che ripropone i tratti di un volto umano.
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Via Cavallotti - 87010 Civita (CS)
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